30/06/10

Raramente, oramai

Quando mi capitava di ricordarti
Piccolo Alessandro, piccolissimo
Mi chiedevo sempre dove trovarti
E ti ho cercato, sempre in vano
Ma che fine avrai fatto?

Ti ho cercato -bambino- per tutt' Italia
Ed altrove, negli asili, nelle scuole
Mentre imparavi a parlare
Daccapo un altra lingua estranea
"Brutta parlata di gente rozza"
Neanche li' ti trovai

Dalla scuola media, all universita'
Lunghe distanze, autobus insonnolito
Pensieri tristi, filosofia studentesca
Storie di inutili, false rivoluzioni
Niente ...non ti trovai

Sulle montagne di medicina precoce
Sparivi continuamente, notti salvagenti
In mattinate militari, sull' attenti
Lacrimoso sotto un inno estraneo
Neanche li ti trovai

Nei carceri e le amicizie bandite
Notti in ostaggio pronto a morire
Fango di droga, polizia e medicine
Compassione, schifo,ambiguita'
Niente notizie di te

Ti cercai-padre ormai-col carrozzino
Biciclette,lunghe partite di pallone
Denti che spuntano in freddo alfabeto
Ansioso padre  "cosa fara mio figlio?"
Giardini vuoti...non ti trovai

Il tuo riposo, letto vuoto, notti bianche
Divani vecchi, cenere e birra
Dove hai passato le notti famose
Che ti piaceva raccontare?
Non ti ho piu visto d'allora
Cosi'poi ti ho dimenticato

E ti penso ormai molto raramente
Ora non m'importa ormai piu niente
Piu' nessuno. No, neanche tu
Mio piccolissimo Alessandro
Piccolo, piccolo, sempre piu piccolo
Ed ora che ti ho dimenticato
sai, pare piu' facile ritrovarti.

28/06/10

Parte pure Fabio















E adesso che i MONDIALI 2010 sono finiti (per noi italiani) cosa resta?
Dopo il ritorno a casa degli azzurri ci era rimasto Don Fabio. Beh, e' allenatore dell Inghilterra e allora facciamo il tifo per l' ENGLAND!
Poi, poche ore dopo l'ITALIA se ne torna a casa pure Fabio con la sua squadra...

Chi cacchio troveremo adesso per fare il tifo?
Per caso sulle magliette del Ghana ci fosse azzeccato uno stemmino dei GARIBALDINI?
In tal caso tiferei per il ghana...Sono neri?  E allora?  Pure Balotelli e' nero!

26/06/10

Don Mimi'

Don Mimi, mio nonno calvo
Maestro mio tanto amato
Dio che sapevi piangere
Angelo senza un peccato

Dentro il mio cuore scaldo
Te ed i tempi  che hai vissuto
Raccolgo tutte le tue parole
E cosi' mi rendo piu' ricco

Quando ripenso alla mia vita
L' essere stato insieme a te
Fa sembrar favole quelle serate
Con le poesie che recitavi

Guerriero di una vita aspra
Che se ne stava li' sdraiato
In ogni battaglia che mi spetta
Il tuo ricordo e' una corazza

Nu sogno




Mi so sognato un mondo senza macchine, senza treni e navi...Ho sognato un mondo fatto di montagne, acqua ed erba. Neanche l' essere umano non c' era ancora. Voci di passeri soltanto, trafigevano le foglie degli alberi spargendosi nel cielo aperto. E poi respirai la liberta'!

19/06/10

Un mare di giornate


















Ogni giornata della mia vita
e'come una poesia diversa
-come il mare- 
a volte caldo
a volte freddo
ieri calmo
oggi agitato
blu celeste
oppure verde

Ma nello stesso tempo
ogni mia giornata
come il mare
e'sempre salata
e piena di rocce
Da tempo in tempo
ci casca una pietra
che cancella il passato
con l'armonia
della gaia geometria
dei cerchi concentrici
che man mano mi portano via

15/06/10

Roccia, fuoco e lama
















Forse sentendo nostalgia
scrivevo poesie sull "Autunno"
mentre tu col fiore in bocca
dicevi "qui e' gia' primavera!"

Forse sentivo un po' di rabbia
e scrissi i versi della "Marcia"
tu cantavi inni alla solitudine
ai vecchi amici, al bel passato

Forse ero un poco incavolato
quando ho memorato l'"Angst"
che dolci i tuoi scritti sugli amanti
e s' un amore che per sempre durera'!

Mi sa' per sempre restero' uguale
una mosca nera nel tuo latte
un fuoco, una roccia o una lama
che il tuo abito di seta strappa

13/06/10

Carnevale


















Ieri, tarda notte, svolazzai fra le nuvole
E forse avendo bevuto un po troppo
mi inventai scherzando mille favole
         
Svegliai il tempo, vecchio dormiglione
E quasi tirandogli la giacca sporca
Lo rivestii elegante, da gran signore.
        
E' carnevale, gli dissi, datti da fare
Senti nel cielo, che bell'odore!
Dammi un abito, mi voglio  mascherare!
       
Da Casanova, d' Arlecchino, da Pagliaccio
da passeggiero sul Ponte Dei Sospiri
Lo sogno e risogno ma mai non lo faccio
         
La felicita' sia il vino, l' allegria, le risate
Rotolarsi per terra, fare i maleducati
Usanze vecchie proibite mai dimenticate
         
Pero' fai presto, dai, viene il mattino
Ed i turisti curiosi scaccieranno noi:
Casanova, il Pagliaccio e l'Arlecchino

12/06/10

L' odore delle cose

Pensando a te non vedo niente piu'
Neanche pensando a me vedo niente
Oramai...
Sento soltanto le voci delle serate
Vissute,godute,passate
E vecchie...
Le sento spesso,sai?
Arrivano fino a me ogni sera
Da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia.
Vedi? la nostra finestra
si chiama gia' soltanto "mia"

Ho fatto tanti sforzi
per arrangiar le stanze
in modo che si alterino
il suono della musica
le luci dalle lampade

Rimangono, purtroppo
angoli nelle stanze, piccoli
nei quali un po distratto
posso ritrovarti felice...

Lo stesso posso trovare
un po di me sorridente
e poi pensarci sopra...
E passato troppo tempo
che non ricevo piu
tue espressioni e sguardi
Tanto meno carezze

Posso avvertire solamente
la tua presenza, quel odore
Arriva fino a me ogni sera
da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia
Come una luna rapita
ogni sera da un estraneo
avvolta fra le nuvole, nascosta
maltrattata e piangente.

07/06/10

L' Eta' Dell' Estate



















L' Eta' Dell' Estate


Quelle giornate calde
dai pantaloncini corti
l'ondata degli anni
l'eta' di acqua e sale
com'un vino spumante
m'inebria la mente
mi manda indietro
o mi spinge in avanti
si ruba una carezza
uno spicchio d' arancia
mi sfugge dagli occhi
disegna due ruote
Che furto di tempo!
si fa un giro in bicicletta
accelerando in discesa
inciampa sulla tenerezza
mentre la colgo in aria
la metto in piedi e disegno
un paio di ali
poi la mando a poggiarsi
sul filo che unisce
il mio cuore col sole

6/6/2010

SONO STATI LASCIATI LIBERI GLI ASSASSINI DEL 15ENNE CHE E STATO UCCISO IL 6/12/2008 (In Atene, Grecia) DALLA POLIZIA, FINO ALLA FINE DELLA SENTENZA.

05/06/10

Democrazia in Grecia? Ma nooo!

Intorno alle ore 21 del 6 dicembre un poliziotto spara a uno studente di quindici anni, Alexandros Andréas Grigoropoulos, uccidendolo. Le dichiarazioni iniziali della polizia cercano di attribuire l'assassinio alla dinamica delle operazioni di ordine pubblico: secondo le forze dell'ordine, nel tentativo di fermare una situazione di violenza un poliziotto spara alcuni colpi e uno di questi raggiunge il petto del ragazzo che muore prima dell'arrivo dell'ambulanza.[1] Un video reso pubblico il giorno seguente[2][3] mostra che l'omicidio non è avvenuto nel corso di scontri, che il giovane ucciso non stava prendendo parte ad alcuna rivolta e che gli assassini hanno sparato intenzionalmente e senza apparente motivo come riportato in molte testimonianze dirette[4]. Secondo le dichiarazioni degli amici e dei familiari il giovane studente si stava recando ad una festa presso degli amici.

Democrazia in Grecia? Ma nooo!

The 2008 Greek riots started on 6 December 2008, when Alexandros Grigoropoulos (Greek: Αλέξανδρος Γρηγορόπουλος), a 15-year-old student, was fatally shot by Epaminondas Korkoneas,[1] a police officer. Korkoneas, accompanied by another police officer on a patrol, shot Alexandros who was out to celebrate a friend's name day in Exarcheia district of central Athens.[2]

The death of Grigoropoulos resulted in large protests and demonstrations, which escalated to widespread rioting, with hundreds of rioters damaging property and engaging riot police with Molotov cocktails, stones and other objects. Demonstrations and rioting soon spread to several other cities, including Thessaloniki, the country's second-largest city. Outside Greece, solidarity demonstrations, riots and, in some cases, clashes with local police also took place in a number of European cities including Istanbul, London, Paris, Brussels, Rome, Dublin, Berlin, Frankfurt, Madrid, Barcelona, Amsterdam, The Hague, Copenhagen, Bordeaux, Seville as well as Nicosia, the capital of Cyprus, and the western Cypriot city of Paphos.[3] Newspaper Kathimerini called the rioting "the worst Greece has seen since the restoration of democracy in 1974".[4]

04/06/10

Haiku - Dominio

                       
All'  Orizzonte
                            
Tacendo Arrogante

Il Sole Cresce

03/06/10

HOTEL "Royal"

Dal suo vasto alto balcone dell Hotel ROYAL inquieta e pallida guardo’ lontano l’orizzonte finche’ i suoi occhi incontrarono il sole rosso nel suo pomeridiano avvicinarsi al mare calmo.

Tutto ad un tratto percepi’ discreta l’esistenza di centinaia di lunghe, scure e taglienti nuvole che nella sua mente schiarirono il complotto e le divenne ovvio quello che stava per avvenire.

 Il profumo dei fiori attorno a lei e’ svanito di colpo. I colori di questo mondo lasciarono il loro posto e tutto poi si trasformo’ in un  pianto nel suo petto. Senti’il sussurro di una vecchietta che lei non poteva vedere. Eppure ...sentiva chiare le sue parole:

"Ecco! Nell’ora tiepida che noi daremo spensierati il nostro benvenuto alla sorgente luna piena, da questo profumato cielo di sera primaverile, un’enorme pioggia di sangue caschera’ su noi. Proprio il momento che queste nuvole-pugnali decideranno il loro attacco rapido e inaspettato contro il debole ed insonnolito sole galleggiante".

Ebbe una grande paura. Volle scappare…Poi strinse le mani sulla ringhiera e vi si aggrappo’ con una forza che sarebbe bastata per salvare una o piu’ volte questo e forse anche un altro mondo dai suoi peccati, i dolori, l’immensa solitudine…

Che cosa triste i pensieri fatti migliaia di volte! Com’ e’  triste lo stare soli oppure in compagnia con la sensazione di una perdita o d’un peccato senza mai capire da dove viene ne dove ti porta. Domandarsi poi se la colpa e’ stata tua… poi domandarsi di nuovo e poi tutto da capo…


Si spinse in avanti con la pancia sulla ringhiera...Pancia-casa da sempre vuota, neanche una vita  abito’ mai li dentro, niente ha avuto da lasciare a questo mondo cosi' pretenzioso anche con i piu' deboli di noi.


Poco dopo i profumi ed i colori cominciarono a ritornare piano-piano a i loro posti, come prima, ma in ritardo perche’ ormai tutto aveva perso il suo significato per lei. Lascio’  le gioie e i dispiaceri su quel balcone vuoto tuffandosi in un altro vuoto piu’ amichevole ed accogliente.


E‘ una storia questa che mi racconto’ una vecchietta strana, una sera di primavera un poco nuvolosa. Ma, se al lettore lascia tristezza, potrebbe fingere di averla letta, come notizia, sul giornale di ieri che ha dimenticato di buttare via.