05/06/11

L' altro ospite


  -Your bonds are strong enough
    I will  break them
    Then we’ll laugh

Riposavo spensierato anche se fosse gia mattinata tardi
Nella mia stanza, in quel castello del mio amico caro
Sentii questi versi cantati dalle sue due piccole figlie
Dagli occhi d’uno strano celeste, i capelli lunghi dorati
Conoscendo l’altro ospite di famiglia venuto da lontano
Pensai fosse un maestro d’inglese od un poeta strano
Sara stato lui ad insegnare  loro quella piccola canzone
Strano a vedere e taciturno,mai e niente non raccontava
Spesso da lontano i suoi strani e lenti gesti io osservavo
E l’attenzione che le due piccole figlie gli prestavano

 -You have no father and no mother
  You shall not love other but me
  You don’t have no family

L’inglese che conosco mi fece allarmare ed impazzii
Il mio povero amico sapeva cosa dice quel disonesto?
Chiaro era di certo che fosse morboso tutto questo
E prima di tutto io dovevo seguire bene cosa succedeva
Ebbi pensieri ed altrettanto brividi, anche incubi strani
Di notte cominciai a non dormire per star’li a sentire
Al corrente sono solo io adesso di quello che avviene
Il mio caro amico che tutto questo sia un gioco crede
Ma io nei miei incubi li hovisti giacere sui pavimenti
Pallidi,immobili e senza vita lui e la moglie sorridenti

 -I am talking to you
  Though i only speek to them
  Do you hear me,you old man ?

Sulla mia anima cadde la notte prima di essere venuta sera
Trovai il mio caro amico inebriato dalla musica ed il vino
«Chi e lo straniero,senti che dice!come fai a star’tranquillo?»
«Avverto inquietudine in te,ti senti minacciato amico mio
Calmati e vedi quest’uomo con molta simpatia,pure amore
Mia moglie ed io abbiamo tutto che si puo mai desiderare
Ma cresce in noi ardente la voglia questa vita di lasciare
Quell’uomo e uno che sa sciogliere i legami d’affetto creati
Per alleggerirci dai pesi venne lui da molto lontano chiamato
Ci tiene lontano dai desideri proprio chi troppo abbiam’amato»

 -The whole story about us
  The old man has now revealed
  Now they’re allowed to be killed

Lampo di pazzia!Che assurda sceneggiatura,i peggiori dei momenti
L’amico mi volle presente,sdraio' sul pavimento,arrivo' la moglie
Poco dopo erano li anche l’estraneo con le due piccole, contente
Avevo capito, si arrivava all’orrore, non essere anchi io li cercai
Chiusi i miei occhi per non vedere cose macabre su i due corpi
Per un solo istante poi li riaprii e intorno a me vidi calmi sorrisi
Sul viso delle bambine,presso l'immobile,pallida coppia ospitale
Calma d’un bimbo che s’addormi’,ma non ho potuto tutto captare
Di questa bizzarra storia di qui nessuno piu' volle mai parlare
Stupito, impaurito, vidi soltanto quell'alieno sacerdote scappare

Sentii chiaro il suo allontanarsi per le scale e la sua voce cantare piano :

-Everyone that plays this game
 Might then need someone to blame
 And all the people know my name
 I am «The One From Far Away».........................................................
.

                 

1 commento:

  1. Questa storia poteva facilmente stare vicino alle storie di E.A.Poe.Orrore puro con riferimenti autobiografici.Invidio il modo in cui la tragedia si è trasformata in arte genuina.Oscurità e luce proprio come te.

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