Non sara' vita da sciocco
la mia vita io me la gioco
scalero' le piu' alte salite
vita diversa d' altre vite
Son salito su alte montagne
li dove si dettero battaglie
aggiungendo e sottraendo
gioie e piaceri nati dentro
Conobbi vinti e vincitori
grandi scene e i loro attori
principi, guerrieri e dame
altri che morivano di fame
Nel tratto da me viaggiato
molte volte mi son fermato
stupito da cose miracolose
amori fiumi giardini e rose
Acompagnato o solo precedendo
sotto pioggia luna e vento
avevo in cuore gioie e rimorsi
progettando futuri percorsi
Passando sotto gli stessi soli
ucceli che fanno stanchi voli
curioso nel tempo mi specchiavo
sempre convinto che invecchiavo
Lontano dagli anni dei giochi
i miei ricordi erano fuochi
tenevano caldi anima e cuore
ma la nostalgia amaro sapore
E quanto mi ero allontanato!
con che gioia sarei tornato
ero gia pronto a rinunciare
senza forze mi misi a sognare
Sognando m'addormentai profondo
sotto il cielo di questo mondo
chiesi ai compagni di coprirmi
dimenticarmi senza tradirmi
Pero' qualcosa doveva restare
da tutto questo mio camminare
dal sogno ferito che mi duole
una lapide con poche parole
"Qui'l mio corpo giace avvolto
dentro un universo morto
intrappolato in una sorte
itinerario:nascita-morte"
16/10/10
11/08/10
Lacrime
Le tue lacrime cadute s' un libro di poesie
Sono anch' esse una specie d inchiostro
Che scrive versi che tu vorresti aver scritto
......................................
Le tue lacrime asciugate sul cuscino
Sono anch'esse specie di sogni
In fretta sognati, fuggiti, non li ricordi piu'
......................................
Le tue lacrime nascoste fra le dita
Sono anche esse carezze che mai hai preso
Da amori e vite che ormai son finite
.......................................
Le tue lacrime che scorrono sul petto
Sono anch' esse una specie di pioggia
Di un improvviso temporale della vita
........................................
Le tue lacrime che lasci cadere per terra
Sono anche esse acqua che forma un fiumicino
rendendo fertile e colorato il tuo giardino.
03/08/10
Sciarpa viola
Viola, sai
ti chiamavan cosi'
per le sciarpe tue viola
di color strano blu
Viola, dai
erano i tempi tuoi
son finiti cosi'
con i primi film a colore
e i locali di jazz
Viola, sai
ti ricorda qualcuno
passa da un giardino
coglie un fiore per te
poi va solo a dormir
Viola, e'
passato tanto tempo
fumo preso dal vento
guerre perse o vinte
come quei vecchi film
Viola, c' e'
qualcuno che dorme solo
nasconde sotto il cuscino
lo strano profumo
delle sciarpe tue
Viola,ohime'
dappertutto in citta'
i giardini sono appassiti
oramai e' troppo raro
trovare un fiore per te
Viola, dai
uno che ti rimpiange
si accontenta soltanto
dall' odore di quella
vecchia sciarpa tua
ti chiamavan cosi'
per le sciarpe tue viola
di color strano blu
Viola, dai
erano i tempi tuoi
son finiti cosi'
con i primi film a colore
e i locali di jazz
Viola, sai
ti ricorda qualcuno
passa da un giardino
coglie un fiore per te
poi va solo a dormir
Viola, e'
passato tanto tempo
fumo preso dal vento
guerre perse o vinte
come quei vecchi film
Viola, c' e'
qualcuno che dorme solo
nasconde sotto il cuscino
lo strano profumo
delle sciarpe tue
Viola,ohime'
dappertutto in citta'
i giardini sono appassiti
oramai e' troppo raro
trovare un fiore per te
Viola, dai
uno che ti rimpiange
si accontenta soltanto
dall' odore di quella
vecchia sciarpa tua
16/07/10
Domenica mattina
Domenica mattina
Svegliandomi una Domenica mattina
Compresso nel mio guscio vuoto
Credetti che nel cielo si trovasse
Un angolo al sicuro anche per me
Allora,partenza per altri continenti!
Dissi a me stesso preparandomi le ali
Poi ad un tratto riflettendoci pensai
Che forse il volo che spicco non ha senso
Destinazione per me ce n'e'una sola
volo di un aquilone e poi caduta al suolo
Quanto piu' in alto riesco a volare
E parlando con nuvole ed uccelli
Posso nuovi linguaggi imparare
Al mio triste rientro in casa mia
Ritrovo di nuovo muto il mio sosia
Svegliandomi una Domenica mattina
Compresso nel mio guscio vuoto
Credetti che nel cielo si trovasse
Un angolo al sicuro anche per me
Allora,partenza per altri continenti!
Dissi a me stesso preparandomi le ali
Poi ad un tratto riflettendoci pensai
Che forse il volo che spicco non ha senso
Destinazione per me ce n'e'una sola
volo di un aquilone e poi caduta al suolo
Quanto piu' in alto riesco a volare
E parlando con nuvole ed uccelli
Posso nuovi linguaggi imparare
Al mio triste rientro in casa mia
Ritrovo di nuovo muto il mio sosia
14/07/10
Autunno
Il regno dell'autunno! E regina e' la pioggia
che spettinata cade e sul mare si appoggia
tu che torni a casa ed apri il tuo ombrello
guarda che allegro mi son tolto il cappello
Mi tolgo la giacca ed il mio passo rallento
mi rinfresco felice se soffia anche il vento
entro in un bar, li mi siedo e chiedo da bere
voglio guardare, pensare e piu' niente sapere
Dimentico l'estate, io l'inverno sto attendendo
spero che non si scordi del nostro appuntamento
passano le ore ed il locale presto si affolla
io pago, me ne vado ma che nodo che ho in gola!
Infedele bugiardo, neanche oggi non sei venuto
se vieni piu tardi, ti ho lasciato un saluto
il mio bicchiere mezzo vuoto e due sigarette
ti aspettero' di nuovo domani,qui,alle sette
Ma non importa-non piove piu'-fuori c'e'gente
non corre,dappertutto ci son faccie contente
a nessuno ormai non serve piu' oggi l'ombrello
mi chiudo nella mia giacca, rimetto il cappello.
30/06/10
Raramente, oramai
Quando mi capitava di ricordarti
Piccolo Alessandro, piccolissimo
Mi chiedevo sempre dove trovarti
E ti ho cercato, sempre in vano
Ma che fine avrai fatto?
Ti ho cercato -bambino- per tutt' Italia
Ed altrove, negli asili, nelle scuole
Mentre imparavi a parlare
Daccapo un altra lingua estranea
"Brutta parlata di gente rozza"
Neanche li' ti trovai
Dalla scuola media, all universita'
Lunghe distanze, autobus insonnolito
Pensieri tristi, filosofia studentesca
Storie di inutili, false rivoluzioni
Niente ...non ti trovai
Sulle montagne di medicina precoce
Sparivi continuamente, notti salvagenti
In mattinate militari, sull' attenti
Lacrimoso sotto un inno estraneo
Neanche li ti trovai
Nei carceri e le amicizie bandite
Notti in ostaggio pronto a morire
Fango di droga, polizia e medicine
Compassione, schifo,ambiguita'
Niente notizie di te
Ti cercai-padre ormai-col carrozzino
Biciclette,lunghe partite di pallone
Denti che spuntano in freddo alfabeto
Ansioso padre "cosa fara mio figlio?"
Giardini vuoti...non ti trovai
Il tuo riposo, letto vuoto, notti bianche
Divani vecchi, cenere e birra
Dove hai passato le notti famose
Che ti piaceva raccontare?
Non ti ho piu visto d'allora
Cosi'poi ti ho dimenticato
E ti penso ormai molto raramente
Ora non m'importa ormai piu niente
Piu' nessuno. No, neanche tu
Mio piccolissimo Alessandro
Piccolo, piccolo, sempre piu piccolo
Ed ora che ti ho dimenticato
sai, pare piu' facile ritrovarti.
Piccolo Alessandro, piccolissimo
Mi chiedevo sempre dove trovarti
E ti ho cercato, sempre in vano
Ma che fine avrai fatto?
Ti ho cercato -bambino- per tutt' Italia
Ed altrove, negli asili, nelle scuole
Mentre imparavi a parlare
Daccapo un altra lingua estranea
"Brutta parlata di gente rozza"
Neanche li' ti trovai
Dalla scuola media, all universita'
Lunghe distanze, autobus insonnolito
Pensieri tristi, filosofia studentesca
Storie di inutili, false rivoluzioni
Niente ...non ti trovai
Sulle montagne di medicina precoce
Sparivi continuamente, notti salvagenti
In mattinate militari, sull' attenti
Lacrimoso sotto un inno estraneo
Neanche li ti trovai
Nei carceri e le amicizie bandite
Notti in ostaggio pronto a morire
Fango di droga, polizia e medicine
Compassione, schifo,ambiguita'
Niente notizie di te
Ti cercai-padre ormai-col carrozzino
Biciclette,lunghe partite di pallone
Denti che spuntano in freddo alfabeto
Ansioso padre "cosa fara mio figlio?"
Giardini vuoti...non ti trovai
Il tuo riposo, letto vuoto, notti bianche
Divani vecchi, cenere e birra
Dove hai passato le notti famose
Che ti piaceva raccontare?
Non ti ho piu visto d'allora
Cosi'poi ti ho dimenticato
E ti penso ormai molto raramente
Ora non m'importa ormai piu niente
Piu' nessuno. No, neanche tu
Mio piccolissimo Alessandro
Piccolo, piccolo, sempre piu piccolo
Ed ora che ti ho dimenticato
sai, pare piu' facile ritrovarti.
28/06/10
Parte pure Fabio
E adesso che i MONDIALI 2010 sono finiti (per noi italiani) cosa resta?
Dopo il ritorno a casa degli azzurri ci era rimasto Don Fabio. Beh, e' allenatore dell Inghilterra e allora facciamo il tifo per l' ENGLAND!
Poi, poche ore dopo l'ITALIA se ne torna a casa pure Fabio con la sua squadra...
Chi cacchio troveremo adesso per fare il tifo?
Per caso sulle magliette del Ghana ci fosse azzeccato uno stemmino dei GARIBALDINI?
In tal caso tiferei per il ghana...Sono neri? E allora? Pure Balotelli e' nero!
26/06/10
Don Mimi'
Don Mimi, mio nonno calvo
Maestro mio tanto amato
Dio che sapevi piangere
Angelo senza un peccato
Dentro il mio cuore scaldo
Te ed i tempi che hai vissuto
Raccolgo tutte le tue parole
E cosi' mi rendo piu' ricco
Quando ripenso alla mia vita
L' essere stato insieme a te
Fa sembrar favole quelle serate
Con le poesie che recitavi
Guerriero di una vita aspra
Che se ne stava li' sdraiato
In ogni battaglia che mi spetta
Il tuo ricordo e' una corazza
Maestro mio tanto amato
Dio che sapevi piangere
Angelo senza un peccato
Dentro il mio cuore scaldo
Te ed i tempi che hai vissuto
Raccolgo tutte le tue parole
E cosi' mi rendo piu' ricco
Quando ripenso alla mia vita
L' essere stato insieme a te
Fa sembrar favole quelle serate
Con le poesie che recitavi
Guerriero di una vita aspra
Che se ne stava li' sdraiato
In ogni battaglia che mi spetta
Il tuo ricordo e' una corazza
Nu sogno
Mi so sognato un mondo senza macchine, senza treni e navi...Ho sognato un mondo fatto di montagne, acqua ed erba. Neanche l' essere umano non c' era ancora. Voci di passeri soltanto, trafigevano le foglie degli alberi spargendosi nel cielo aperto. E poi respirai la liberta'!
25/06/10
19/06/10
Un mare di giornate
Ogni giornata della mia vita
e'come una poesia diversa
-come il mare-
a volte caldo
a volte freddo
ieri calmo
oggi agitato
blu celeste
oppure verde
Ma nello stesso tempo
ogni mia giornata
come il mare
e'sempre salata
e piena di rocce
Da tempo in tempo
ci casca una pietra
che cancella il passato
con l'armonia
della gaia geometria
dei cerchi concentrici
che man mano mi portano via
15/06/10
Roccia, fuoco e lama
Forse sentendo nostalgia
scrivevo poesie sull "Autunno"
mentre tu col fiore in bocca
dicevi "qui e' gia' primavera!"
Forse sentivo un po' di rabbia
e scrissi i versi della "Marcia"
tu cantavi inni alla solitudine
ai vecchi amici, al bel passato
Forse ero un poco incavolato
quando ho memorato l'"Angst"
che dolci i tuoi scritti sugli amanti
e s' un amore che per sempre durera'!
Mi sa' per sempre restero' uguale
una mosca nera nel tuo latte
un fuoco, una roccia o una lama
che il tuo abito di seta strappa
13/06/10
Carnevale
Ieri, tarda notte, svolazzai fra le nuvole
E forse avendo bevuto un po troppo
mi inventai scherzando mille favole
Svegliai il tempo, vecchio dormiglione
E quasi tirandogli la giacca sporca
Lo rivestii elegante, da gran signore.
E' carnevale, gli dissi, datti da fare
Senti nel cielo, che bell'odore!
Dammi un abito, mi voglio mascherare!
Da Casanova, d' Arlecchino, da Pagliaccio
da passeggiero sul Ponte Dei Sospiri
Lo sogno e risogno ma mai non lo faccio
La felicita' sia il vino, l' allegria, le risate
Rotolarsi per terra, fare i maleducati
Usanze vecchie proibite mai dimenticate
Pero' fai presto, dai, viene il mattino
Ed i turisti curiosi scaccieranno noi:
Casanova, il Pagliaccio e l'Arlecchino
12/06/10
L' odore delle cose
Pensando a te non vedo niente piu'
Neanche pensando a me vedo niente
Oramai...
Sento soltanto le voci delle serate
Vissute,godute,passate
E vecchie...
Le sento spesso,sai?
Arrivano fino a me ogni sera
Da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia.
Vedi? la nostra finestra
si chiama gia' soltanto "mia"
Ho fatto tanti sforzi
per arrangiar le stanze
in modo che si alterino
il suono della musica
le luci dalle lampade
Rimangono, purtroppo
angoli nelle stanze, piccoli
nei quali un po distratto
posso ritrovarti felice...
Lo stesso posso trovare
un po di me sorridente
e poi pensarci sopra...
E passato troppo tempo
che non ricevo piu
tue espressioni e sguardi
Tanto meno carezze
Posso avvertire solamente
la tua presenza, quel odore
Arriva fino a me ogni sera
da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia
Come una luna rapita
ogni sera da un estraneo
avvolta fra le nuvole, nascosta
maltrattata e piangente.
Neanche pensando a me vedo niente
Oramai...
Sento soltanto le voci delle serate
Vissute,godute,passate
E vecchie...
Le sento spesso,sai?
Arrivano fino a me ogni sera
Da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia.
Vedi? la nostra finestra
si chiama gia' soltanto "mia"
Ho fatto tanti sforzi
per arrangiar le stanze
in modo che si alterino
il suono della musica
le luci dalle lampade
Rimangono, purtroppo
angoli nelle stanze, piccoli
nei quali un po distratto
posso ritrovarti felice...
Lo stesso posso trovare
un po di me sorridente
e poi pensarci sopra...
E passato troppo tempo
che non ricevo piu
tue espressioni e sguardi
Tanto meno carezze
Posso avvertire solamente
la tua presenza, quel odore
Arriva fino a me ogni sera
da una finestra
ogni sera piu lontana dalla mia
Come una luna rapita
ogni sera da un estraneo
avvolta fra le nuvole, nascosta
maltrattata e piangente.
07/06/10
L' Eta' Dell' Estate
L' Eta' Dell' Estate
Quelle giornate calde
dai pantaloncini corti
l'ondata degli anni
l'eta' di acqua e sale
com'un vino spumante
m'inebria la mente
mi manda indietro
o mi spinge in avanti
si ruba una carezza
uno spicchio d' arancia
mi sfugge dagli occhi
disegna due ruote
Che furto di tempo!
si fa un giro in bicicletta
accelerando in discesa
inciampa sulla tenerezza
mentre la colgo in aria
la metto in piedi e disegno
un paio di ali
poi la mando a poggiarsi
sul filo che unisce
il mio cuore col sole
6/6/2010
SONO STATI LASCIATI LIBERI GLI ASSASSINI DEL 15ENNE CHE E STATO UCCISO IL 6/12/2008 (In Atene, Grecia) DALLA POLIZIA, FINO ALLA FINE DELLA SENTENZA.
05/06/10
Democrazia in Grecia? Ma nooo!
Intorno alle ore 21 del 6 dicembre un poliziotto spara a uno studente di quindici anni, Alexandros Andréas Grigoropoulos, uccidendolo. Le dichiarazioni iniziali della polizia cercano di attribuire l'assassinio alla dinamica delle operazioni di ordine pubblico: secondo le forze dell'ordine, nel tentativo di fermare una situazione di violenza un poliziotto spara alcuni colpi e uno di questi raggiunge il petto del ragazzo che muore prima dell'arrivo dell'ambulanza.[1] Un video reso pubblico il giorno seguente[2][3] mostra che l'omicidio non è avvenuto nel corso di scontri, che il giovane ucciso non stava prendendo parte ad alcuna rivolta e che gli assassini hanno sparato intenzionalmente e senza apparente motivo come riportato in molte testimonianze dirette[4]. Secondo le dichiarazioni degli amici e dei familiari il giovane studente si stava recando ad una festa presso degli amici.
Democrazia in Grecia? Ma nooo!
The 2008 Greek riots started on 6 December 2008, when Alexandros Grigoropoulos (Greek: Αλέξανδρος Γρηγορόπουλος), a 15-year-old student, was fatally shot by Epaminondas Korkoneas,[1] a police officer. Korkoneas, accompanied by another police officer on a patrol, shot Alexandros who was out to celebrate a friend's name day in Exarcheia district of central Athens.[2]
The death of Grigoropoulos resulted in large protests and demonstrations, which escalated to widespread rioting, with hundreds of rioters damaging property and engaging riot police with Molotov cocktails, stones and other objects. Demonstrations and rioting soon spread to several other cities, including Thessaloniki, the country's second-largest city. Outside Greece, solidarity demonstrations, riots and, in some cases, clashes with local police also took place in a number of European cities including Istanbul, London, Paris, Brussels, Rome, Dublin, Berlin, Frankfurt, Madrid, Barcelona, Amsterdam, The Hague, Copenhagen, Bordeaux, Seville as well as Nicosia, the capital of Cyprus, and the western Cypriot city of Paphos.[3] Newspaper Kathimerini called the rioting "the worst Greece has seen since the restoration of democracy in 1974".[4]
The death of Grigoropoulos resulted in large protests and demonstrations, which escalated to widespread rioting, with hundreds of rioters damaging property and engaging riot police with Molotov cocktails, stones and other objects. Demonstrations and rioting soon spread to several other cities, including Thessaloniki, the country's second-largest city. Outside Greece, solidarity demonstrations, riots and, in some cases, clashes with local police also took place in a number of European cities including Istanbul, London, Paris, Brussels, Rome, Dublin, Berlin, Frankfurt, Madrid, Barcelona, Amsterdam, The Hague, Copenhagen, Bordeaux, Seville as well as Nicosia, the capital of Cyprus, and the western Cypriot city of Paphos.[3] Newspaper Kathimerini called the rioting "the worst Greece has seen since the restoration of democracy in 1974".[4]
04/06/10
03/06/10
HOTEL "Royal"
Dal suo vasto alto balcone dell Hotel ROYAL inquieta e pallida guardo’ lontano l’orizzonte finche’ i suoi occhi incontrarono il sole rosso nel suo pomeridiano avvicinarsi al mare calmo.
Tutto ad un tratto percepi’ discreta l’esistenza di centinaia di lunghe, scure e taglienti nuvole che nella sua mente schiarirono il complotto e le divenne ovvio quello che stava per avvenire.
Il profumo dei fiori attorno a lei e’ svanito di colpo. I colori di questo mondo lasciarono il loro posto e tutto poi si trasformo’ in un pianto nel suo petto. Senti’il sussurro di una vecchietta che lei non poteva vedere. Eppure ...sentiva chiare le sue parole:
"Ecco! Nell’ora tiepida che noi daremo spensierati il nostro benvenuto alla sorgente luna piena, da questo profumato cielo di sera primaverile, un’enorme pioggia di sangue caschera’ su noi. Proprio il momento che queste nuvole-pugnali decideranno il loro attacco rapido e inaspettato contro il debole ed insonnolito sole galleggiante".
Ebbe una grande paura. Volle scappare…Poi strinse le mani sulla ringhiera e vi si aggrappo’ con una forza che sarebbe bastata per salvare una o piu’ volte questo e forse anche un altro mondo dai suoi peccati, i dolori, l’immensa solitudine…
Che cosa triste i pensieri fatti migliaia di volte! Com’ e’ triste lo stare soli oppure in compagnia con la sensazione di una perdita o d’un peccato senza mai capire da dove viene ne dove ti porta. Domandarsi poi se la colpa e’ stata tua… poi domandarsi di nuovo e poi tutto da capo…
Si spinse in avanti con la pancia sulla ringhiera...Pancia-casa da sempre vuota, neanche una vita abito’ mai li dentro, niente ha avuto da lasciare a questo mondo cosi' pretenzioso anche con i piu' deboli di noi.
Poco dopo i profumi ed i colori cominciarono a ritornare piano-piano a i loro posti, come prima, ma in ritardo perche’ ormai tutto aveva perso il suo significato per lei. Lascio’ le gioie e i dispiaceri su quel balcone vuoto tuffandosi in un altro vuoto piu’ amichevole ed accogliente.
E‘ una storia questa che mi racconto’ una vecchietta strana, una sera di primavera un poco nuvolosa. Ma, se al lettore lascia tristezza, potrebbe fingere di averla letta, come notizia, sul giornale di ieri che ha dimenticato di buttare via.
Tutto ad un tratto percepi’ discreta l’esistenza di centinaia di lunghe, scure e taglienti nuvole che nella sua mente schiarirono il complotto e le divenne ovvio quello che stava per avvenire.
Il profumo dei fiori attorno a lei e’ svanito di colpo. I colori di questo mondo lasciarono il loro posto e tutto poi si trasformo’ in un pianto nel suo petto. Senti’il sussurro di una vecchietta che lei non poteva vedere. Eppure ...sentiva chiare le sue parole:
"Ecco! Nell’ora tiepida che noi daremo spensierati il nostro benvenuto alla sorgente luna piena, da questo profumato cielo di sera primaverile, un’enorme pioggia di sangue caschera’ su noi. Proprio il momento che queste nuvole-pugnali decideranno il loro attacco rapido e inaspettato contro il debole ed insonnolito sole galleggiante".
Ebbe una grande paura. Volle scappare…Poi strinse le mani sulla ringhiera e vi si aggrappo’ con una forza che sarebbe bastata per salvare una o piu’ volte questo e forse anche un altro mondo dai suoi peccati, i dolori, l’immensa solitudine…
Che cosa triste i pensieri fatti migliaia di volte! Com’ e’ triste lo stare soli oppure in compagnia con la sensazione di una perdita o d’un peccato senza mai capire da dove viene ne dove ti porta. Domandarsi poi se la colpa e’ stata tua… poi domandarsi di nuovo e poi tutto da capo…
Si spinse in avanti con la pancia sulla ringhiera...Pancia-casa da sempre vuota, neanche una vita abito’ mai li dentro, niente ha avuto da lasciare a questo mondo cosi' pretenzioso anche con i piu' deboli di noi.
Poco dopo i profumi ed i colori cominciarono a ritornare piano-piano a i loro posti, come prima, ma in ritardo perche’ ormai tutto aveva perso il suo significato per lei. Lascio’ le gioie e i dispiaceri su quel balcone vuoto tuffandosi in un altro vuoto piu’ amichevole ed accogliente.
E‘ una storia questa che mi racconto’ una vecchietta strana, una sera di primavera un poco nuvolosa. Ma, se al lettore lascia tristezza, potrebbe fingere di averla letta, come notizia, sul giornale di ieri che ha dimenticato di buttare via.
27/05/10
La luce
La luce
Il mattino di una giornata
Assente da tutti i calendari
Giorno che non ricordava un ieri
Ne prometteva un indomani
Proprio quell alba invano
Io aspettai ... la luce
Giorno imprevedibile per tutti
Privo di passato e di radici
Nella mente di qualcuno
Ebbi la strana sensazione
Che manchera' pure la sera
Giorno che non fu mai giorno
Un giorno come stanza chiusa
Senza una porta o una finestra
Ho deciso di afferrare
Tutto cio' che ho mai sognato
Sognare cio' che ho accarezzato
E cosi' ... aspettai la luce
Alessandro Filippakis
16/05/10
Fuga rimandata
Quando mi prende la voglia
di andarmene,partire
ma da vigliacco
non trovo il coraggio
di lasciare dietro
questo squallore
che quasi mi tormenta
mi stringe il cuore
io invento mille scuse
come per esempio
dove andare?
ormai e'tardi...
non si puo'...
dovro restare...
andare avanti...
stringere i denti...
e continuare
allora mi rendo conto
che ho perduto
e provo un gran piacere
nel guardarmi nello specchio
nello stare li'
a fumare
soffiando il fumo
in faccia a quel vigliacco
inerte
che mi sta a guardare
13/05/10
Semaforo
Immagine: Penca de flores...ou semáforo natural!! - book fotografico di Diego F.Antonello
Semaforo
E cosi fu che dopo quella sera
noi non ci riincontrammo piu’
La chiamo sera perche di solito
allora la gente si fa i conti:
Cos'e' che avevo fino ieri
Cosa non avro piu’ da domani
Ma Che ora e’?
Hai fatto tardi stasera
Troppo tardi, mi sa
Cento e piu giorni dal quei ciao
quei ciao l'uno dopo l’altro
Una carezza sulla spalla
E poi un’ora senza una parola
davanti a quel semaforo
polso lento verde-rosso
Poi ancora verde
Poi di nuovo rosso
Un contatempo deciso
Con la crudelta’ della linea
Senza la promessa di un orologio
Che con il suo circolare movimento
Ritorna allo stesso punto
Un infinita’ di volte
Semprando un mulino
Che elabora le giornate
Macinando la loro tristezza
Dandoci pane per nutrire
Le nostre inutili speranze.
12/05/10
Figlio mio
Figlio mio,lo so che sara'
una parlata seccante
Cose che dicono i soliti padri
quando invecchiano soli
Penso pero che tu sia figlio
ormai di tanti genitori
che ti insegnano come
fare il mondo migliore"
Ma se nella tua pazienza
esiste un posto per me
senti anche da me
qualche stupido consiglio
Non cerco di convicerti
di diventare come me
ma di non dimenticarmi
piu' presto degli altri
che giudicano subito
cos'e' il bene ed il male
Senza sapere quale sia la differenza
neppure se c’e'
Quello che sentirai
sono solo grandi parole
Perche vogliono dirti
che devi "avere idee"
e questo basta per essere tu
un vero uomo
Ma non crederci
vogliono farti solo pensare
senza mai osare ad uscire
dal tuo comodo mondo
Vogliono farti uno che sa
solo scrivere e parlare
lagnanarsi,chiedere,pregare
e mai alzare la testa
Ma tu rispondigli
che hai conosciuto un pazzo
Uno che non credeva a niente
ma sapeva cosa fare
per non strisciare
com'un verme fra i cadaveri
come loro che sparsero
per il mondo sciocca carita'
scacciando via la generosita'
ed hanno dimenticato
il dovere di essere forti
in una vita che si fa guerra
anche con gli amici
ed i nemici non saranno
sempre loro a tradirti
Perche l'amore vola da se'
li'dove vuole, libero
e corre a bruciarsi ingenuo
sempre nello stesso fuoco
Cosi un bel giorno
anche tu dimenticherai me
con tutte le cose vecchie
che hai amato tanto
e vivrai tra quella gente
con lo sguardo vuoto
Ma non dimenticar le parole
dette dal quel pazzo
"Niente lacrime,
potrebbero spegner il fuoco
che ho speso un intera vita
per mantenerlo acceso!"
07/05/10
Occhi italiani
Occhi italiani lacrimosi
Dormite nella Magna Grecia
I letti avete vicino l' Etna
Lava sul grano lenta brucia
Cenere sulla stanca pelle
Brusco risveglio,la terra trema
Oggi un po' piu' forte di ieri
E tu cosa farai?
Mica vai via!
Ma no...non puoi chiedere scusa
Per le tue lacrime un po' false
"e' la polvere che alzano i carri"
Quei carri come vecchie navicelle
Cariche di valigie dimenticate
Eppure dopo pochi mesi
Dici che hai gia' perduto tutto
Qui non c' e' niente ormai per te
Occhi italiani lacrimosi
Guardandovi socchiusi
Sul verde Mar Mediterraneo
Portate in mente Sofia Loren
E quei ragazzini col denaro
Nelle grosse tasche cucite
Dei pantaloni accorciati
No, non negarlo...
Eri pronto a partire da sempre
Hai aspettato solamente
Il suono dell'orologio
Sul campanile di Messina
Addio amico, non ti scordare
-ovunque tu ti troverai-
Che hai lasciato dietro
Quelle valigie dimenticate
Che stanno li pazienti ad aspettarti
Come la morte in patria tua
04/05/10
Si e' fatto buio
Il tempo e' passato chi ti e' vicino s'e' stancato qualcosa non c'e' piu' in qualcosa hai mancato Come denaro hai speso gli anni con poca saggezza tanti inganni Finestra lucida ti fa da specchio e i rumori dalla strada ti chiamano vecchio Aspettando qualcuno triste ti domandi quanto piu' poveri saranno i domani Si e' fatto buio son venute le notti ti faranno compagnia i tuoi sogni rotti |
02/05/10
Dopo il processo
Ho affrontato la mia condanna con un particolare spirito stoico,quasi indifferenza. Ingiusta punizione, decisione presa in fretta, ispirazione raffinata di un vendicatore atroce? C'e' differenza, non voglio ugualiare tutto perche mi sentirei ingiusto. Certo una punizione puo' essere anche giusta nonostante gli accertamenti del condannato per il contrario. Mi domando se fosse piu' elegante difendermi di nuovo o esporre le mie obiezioni. L impresa avrebbe lo stesso interesse che hanno le piccole poesie scritte dai carcerati - altri fanno la ginnastica o di notte annullano le loro lunghe giornate in varie maniere.
Ho voluto aggire diversamente. Non ho voluto sentire di nuovo la requisitoria e cercare una volta ancora di ribbatterla. Il dado era tratto ed il piu saggio era guardarlo bene. Ho scelto, come piu saggio ancora, ringraziare quel giudice che -a modo suo- mi poneva di fronte alle mie azioni anche se quest'ultime siano state interpretate male. Erano azioni mie che sapevo che potrebbero essere interpretate male eppure sono state compiute. Dunque erano mie. Erano...io! Tutto era amichevole per me, allora: il giudice, la punizione e le mie azioni. Poi, finalmente, qualcuno si era occupato della mia vita denominandola incensurabile. Sono dovuto arrivare ad un processo per ascoltare questo elogio. Altrimenti la mia vita non avrebbe mai avuto questa premiazione per iscritto. Lasciai dunque dietro me tutte quelle sciocchezze che riguardano il giusto e l' ingiusto e mi occupai di cose superiori per lo spirito.
Dato che non avrei potuto allegerire la mia posizione neanche con le varie versioni di autodistruzione, decisi di essere piu severo con la mia vita avendo la sensazione che sia stata proprio lei ad esser giudicata insensata ed erronea.
L'ultima benevolenza che ho chiesto con tutte le formalita' e una coerenza burocratica fu l' installazione, in posizione benvisibile sopra alla porta della mia cella, di un orologio da muro, pezzo antico di gran valore, con il meccanismo fermo e le sue immobili lancette dorate ferme alla mia ora preferita: le dieci e dieci.
01/05/10
Domenica mattina
Svegliandomi una Domenica mattina
compresso nel mio guscio vuoto
credetti che nel cielo si trovasse
un angolo al sicuro anche per me
Allora,partenza per altri continenti!
dissi a me stesso preparandomi le ali
poi ad un tratto riflettendoci pensai
che forse il volo che spicco non ha senso
Destinazione per me ce n'e'una sola
volo di un aquilone e poi caduta al suolo
Quanto piu' alto riesco a volare
parlando con nuvole ed uccelli
posso nuovi linguaggi imparare
ma al mio triste rientro a casa
li ritrovo muto il mio sosia
29/04/10
Dignitoso pareggio
Le mattinate alla scuola
le cene a casa
ripetute silenziose
i miei amici le mie amiche
vite passate da una vita
fotografie in una scatola
di cioccolatini arrugginita
difficile ad aprire
finestre con i vetri rotti
che le socchiude
un vento freddo
stanze impolverate
con i tappeti avvolti
sedie messe attorno un tavolo
con il portacenere zeppo
e i bicchieri mezzo vuoti
odore di biancheria
che si asciuga sui caloriferi
voci di ragazzi ora cresciuti
andati via per il mondo
spiaggie affollate
al sole del mare Egeo
che adesso danno luogo
alle serate organizzate
di fuochi d'artificio
sui lungomare ed i terrazzi
di citta-porti del Mediterraneo
parlate e discussioni
su argomenti pesanti
senza nessuna conclusione
punti interrogativi
alcuni solo ebbero una risposta
gli altri li cancello' una gomma
Adesso in questo inverno
sdraiato mi copro
con quei ricordi
avendo giocato una partita
di scacchi contro il tempo
che mi ha catturato i pezzi
uno per uno
in questo lungo gioco
che adesso sta per finire
sono stanco per poter vincere
triste per perdere di nuovo
ma altrettanto saggio
per chiedere dignitoso...
un pareggio
Un mondo d' amore, sincero e felice
E’ un dovere per tutti noi fare qualche pensiero, da tempo in tempo,sensa fissazzioni e tristezza, ne’ paura sulla faccenda della nostra morte che un giorno e’certo che arriverra’...
Vorrei che -in quei momenti- non ci sia vicino a me nessuna persona amata. Cio’non significa che il desiderio mio e’ di morire solo. Pero' non voglio trovarmi fra persone che mi hanno amato o persone conosciute. In quelli ultimi miei intimi istanti...un po' di "privacy" vorrei.
Vorrei vicino a me un estraneo, qualcuno forte che mi stesse vicino e mi tenesse le mani con il massimo della calma. Uno che mi chiedesse curioso davvero : "Signore,chi e stato lei ? Mi racconti un poco della sua vita. Io non la conoso".
La gioia che mi darebbe facendomi ripensare per un ultima volta ancora alla mia vita mi darebbe un grande sollievo. Tanto sollievo e piacere che dimenticherei anche la paura della fine...
Fate cosi’ ed io vi prometto che, se per caso incontrassi vostro Dio, io gli chiederei tutto il migliore per voi e le vostre creature. Piuttosto per loro perche' abbiano una vita piu' gioiosa di quella che lascio io. Un mondo d’amore, sincero e felice.
Vorrei che -in quei momenti- non ci sia vicino a me nessuna persona amata. Cio’non significa che il desiderio mio e’ di morire solo. Pero' non voglio trovarmi fra persone che mi hanno amato o persone conosciute. In quelli ultimi miei intimi istanti...un po' di "privacy" vorrei.
Vorrei vicino a me un estraneo, qualcuno forte che mi stesse vicino e mi tenesse le mani con il massimo della calma. Uno che mi chiedesse curioso davvero : "Signore,chi e stato lei ? Mi racconti un poco della sua vita. Io non la conoso".
La gioia che mi darebbe facendomi ripensare per un ultima volta ancora alla mia vita mi darebbe un grande sollievo. Tanto sollievo e piacere che dimenticherei anche la paura della fine...
Fate cosi’ ed io vi prometto che, se per caso incontrassi vostro Dio, io gli chiederei tutto il migliore per voi e le vostre creature. Piuttosto per loro perche' abbiano una vita piu' gioiosa di quella che lascio io. Un mondo d’amore, sincero e felice.
27/04/10
Fuga rimandata
Quando mi prende la voglia
di andarmene, partire
ma da vigliacco
non trovo il coraggio
di lasciare dietro
questo squallore
che quasi mi tortura
mi stringe il cuore
e trovo mille scuse
come per esempio
dove andare?
ormai e'tardi...
non si puo'...
dovro restare...
andare avanti...
stringere i denti...
e continuare
allora mi rendo conto
che ho perduto
e provo un gran piacere
nel guardarmi nello specchio
nello stare li'
a fumare
soffiando il fumo
in faccia a quel vigliacco
inerte
che mi sta a guardare
26/04/10
Nascondino
Le nuvole mi portano s' un fiume
quel piccolo fiume del mio paese
tra i miei vecchi amici e gli alberelli
il loro entusiasmo, la loro smania
di poter giocar un po' tutti insieme.
Allora pareva che la sera passasse in fretta
sudata e stanca, ma quanto serena!
come la dolce stanchezza dopo la festa
Nascondino? Si, ma nascodiamoci bene
cosi' forse il Tempo non ci trova piu'.
25/04/10
N. V. P. V. N.
Sul posto che siedo c’e’scritto
Non Voglio Piu Veder Nessuno
E’ il mio posto in un mondo
Che non ho mai amato e voluto
Sono stato costretto a sentirvi
L’ho fatto senza provare gioia
L’ho fatto per gentilezza pura
Senza mai provare niente
Ne’ gioia,ne’ amore,ne’ pieta’
E stato un senso di dovere
Com’un comportarsi bene
Uno stupido savoir vivre
Per non mandarvi via cosi’
Come si scaccia una mosca
Che ti disturba continuamente
Ed invece di schiacciarla
La sopporti con pazienza
Pensando che sarebbe meglio
Cambiare posto
Cambiare stanza
Cambiare casa
Cambiare mille citta’
Ma la paura di ritrovarci
Ed aver fatto questo sforzo in vano
E’ quello che mi fa restare qui
Come un prigioniero
Con una condanna grave:
Il dovervi sopportare
Ad ognuno per un poco
E per sempre a nessuno.
22/04/10
21/04/10
Saccheggiando gli anni
Saccheggiatore del mio passato, ho saccheggiato gli anni passati ed ho nascosto nel mio sacchetto pesante gli oggetti di valore che hanno trovato le mie dita sporche dentro il fango. Poi ho lasciato le tombe come le trovai - intatte - ed ho assicurato un sonno calmo alle vittime del mio furto. Sonno calmo? Il sonno del giusto? Sonno con vermi commensali al banchetto?
Uffa! Ancora! Basta…lontano da me i rimorsi! Dovrebbero essere stati loro a scegliere. Voglio credere che abbiano preso cura loro di questi argomenti affinche' hanno avuto il tempo di farlo. Di certo non avranno pensato mica che sarei stato io ad arrangiare l'assestamento! Il concetto soltanto mi provoco’ paura... Non ho desiderato tali obblighi. Mi fermai e tornai indietro. Lasciai al suo posto la mia preda. E' meglio che non resti neanche un sospetto di una vaga promessa.
19/04/10
L' ospite dal Far Away
-Your bonds are strong enough
I will break them
Then we’ll laugh
Riposavo spensierato anche se fosse gia mattinata tardi
Nella mia stanza, in quel castello del mio amico caro
Sentii questi versi cantati dalle sue due piccole figlie
Dagli occhi d’uno strano celeste, i capelli lunghi dorati
Conoscendo l’altro ospite di famiglia venuto da lontano
Pensai fosse un maestro d’inglese od un poeta strano
Sara stato lui ad insegnare loro quella piccola canzone
Strano a vedere e taciturno,mai e niente non raccontava
Spesso da lontano i suoi strani e lenti gesti io osservavo
E l’attenzione che le due piccole figlie gli prestavano
-You have no father and no mother
You shall not love other but me
You don’t have no family
L’inglese che conosco mi fece allarmare ed impazzii
Il mio povero amico sapeva cosa dice quel disonesto?
Chiaro era di certo che fosse morboso tutto questo
E prima di tutto io dovevo seguire bene cosa succedeva
Ebbi pensieri ed altrettanto brividi, anche incubi strani
Di notte cominciai a non dormire per star’li a sentire
Al corrente sono solo io adesso di quello che avviene
Il mio caro amico che tutto questo sia un gioco crede
Ma io nei miei incubi li ho visti giacere sui pavimenti
Pallidi, immobili e senza vita lui e la moglie sorridenti
-I am talking to you
Though i only speek to them
Do you hear me,you old man ?
Sulla mia anima cadde la notte prima di essere venuta sera
Trovai il mio caro amico inebriato dalla musica ed il vino
«Chi e lo straniero,senti che dice!come fai a star’tranquillo?»
«Avverto inquietudine in te,ti senti minacciato amico mio
Calmati e vedi quest’uomo con molta simpatia,pure amore
Mia moglie ed io abbiamo tutto che si puo mai desiderare
Ma cresce in noi ardente la voglia questa vita di lasciare
Quell’uomo e uno che sa sciogliere i legami d’affetto creati
Per alleggerirci dai pesi venne lui da molto lontano chiamato
Ci tiene lontano dai desideri proprio chi troppo abbiam’amato»
-The whole story about us
The old man has now revealed
Now they’re allowed to be killed
Lampo di pazzia!Che assurda sceneggiatura,i peggiori dei momenti
L’amico mi volle presente,sdraio' sul pavimento,arrivo' la moglie
Poco dopo erano li anche l’estraneo con le due piccole, contente
Avevo capito, si arrivava all’orrore, non essere anchi io li cercai
Chiusi i miei occhi per non vedere cose macabre su i due corpi
Per un solo istante poi li riaprii e intorno a me vidi calmi sorrisi
Sul viso delle bambine,presso l'immobile,pallida coppia ospitale
Calma d’un bimbo che s’addormi’,ma non ho potuto tutto captare
Di questa bizzarra storia di qui nessuno piu' volle mai parlare
Stupito, impaurito, vidi soltanto quell'alieno sacerdote scappare
Sentii chiaro il suo allontanarsi per le scale e la sua voce cantare piano :
-Everyone that plays this game
Might then need someone to blame
And all the people know my name
I am «The One From Far Away»
I will break them
Then we’ll laugh
Riposavo spensierato anche se fosse gia mattinata tardi
Nella mia stanza, in quel castello del mio amico caro
Sentii questi versi cantati dalle sue due piccole figlie
Dagli occhi d’uno strano celeste, i capelli lunghi dorati
Conoscendo l’altro ospite di famiglia venuto da lontano
Pensai fosse un maestro d’inglese od un poeta strano
Sara stato lui ad insegnare loro quella piccola canzone
Strano a vedere e taciturno,mai e niente non raccontava
Spesso da lontano i suoi strani e lenti gesti io osservavo
E l’attenzione che le due piccole figlie gli prestavano
-You have no father and no mother
You shall not love other but me
You don’t have no family
L’inglese che conosco mi fece allarmare ed impazzii
Il mio povero amico sapeva cosa dice quel disonesto?
Chiaro era di certo che fosse morboso tutto questo
E prima di tutto io dovevo seguire bene cosa succedeva
Ebbi pensieri ed altrettanto brividi, anche incubi strani
Di notte cominciai a non dormire per star’li a sentire
Al corrente sono solo io adesso di quello che avviene
Il mio caro amico che tutto questo sia un gioco crede
Ma io nei miei incubi li ho visti giacere sui pavimenti
Pallidi, immobili e senza vita lui e la moglie sorridenti
-I am talking to you
Though i only speek to them
Do you hear me,you old man ?
Sulla mia anima cadde la notte prima di essere venuta sera
Trovai il mio caro amico inebriato dalla musica ed il vino
«Chi e lo straniero,senti che dice!come fai a star’tranquillo?»
«Avverto inquietudine in te,ti senti minacciato amico mio
Calmati e vedi quest’uomo con molta simpatia,pure amore
Mia moglie ed io abbiamo tutto che si puo mai desiderare
Ma cresce in noi ardente la voglia questa vita di lasciare
Quell’uomo e uno che sa sciogliere i legami d’affetto creati
Per alleggerirci dai pesi venne lui da molto lontano chiamato
Ci tiene lontano dai desideri proprio chi troppo abbiam’amato»
-The whole story about us
The old man has now revealed
Now they’re allowed to be killed
Lampo di pazzia!Che assurda sceneggiatura,i peggiori dei momenti
L’amico mi volle presente,sdraio' sul pavimento,arrivo' la moglie
Poco dopo erano li anche l’estraneo con le due piccole, contente
Avevo capito, si arrivava all’orrore, non essere anchi io li cercai
Chiusi i miei occhi per non vedere cose macabre su i due corpi
Per un solo istante poi li riaprii e intorno a me vidi calmi sorrisi
Sul viso delle bambine,presso l'immobile,pallida coppia ospitale
Calma d’un bimbo che s’addormi’,ma non ho potuto tutto captare
Di questa bizzarra storia di qui nessuno piu' volle mai parlare
Stupito, impaurito, vidi soltanto quell'alieno sacerdote scappare
Sentii chiaro il suo allontanarsi per le scale e la sua voce cantare piano :
-Everyone that plays this game
Might then need someone to blame
And all the people know my name
I am «The One From Far Away»
18/04/10
Sottovoce
Solo le sue lacrime dolci faceva gustare alla gente che la circondava. Soltanto sottovoce sapeva parlare quando voleva chiedere qualcosa. Qualcosa semplice di solito, una domanda da bambina. Persino le cose che noi altri le diciamo gridando, lei le diceva sottovoce come se parlasse a se stessa.
E fu cosi anche quell'estate per una volta ancora. Neppure il suo "grido" di aiuto nessuno ha mai udito su quelle spiagge addormentate che riposavano vuote e stanche dalle orme lasciate dai piccini vicino ai loro enormi castelli che il vento trasformava in sabbia e con se' li portava via lontano.
Fu gelosa per una sola volta anche lei. Gelosa di quel volo, quell andar via lontano della sabbia mentre senza capirlo si allontanava dalla riva tenendo sempre lo sguardo fisso su quelle nuvolette cosi' libere! Sentiva un piccolo dolore, una tristezza, perche' non era anche lei cosi leggera da poter spiccare un volo simile.
Cosi' il suo appello non lo senti' proprio nessuno. Solo le onde che la circondavano e l'abbracciavano stretta stretta con le loro braccia celesti e tiepide. Le parse d'essere accolta da una compagnia di bambini che la invitava a giocare. Voleva bene ai bimbi e con tutto il cuore si fece portar via da quelle onde. Sorridendo gli chiese, sempre sottovoce: - Allora, voi dove andate? Portatemi con voi!
Non ci fu neanche una goccia di mare a rifiutarle la sua compagnia...
Si fece sera un po piu' tardi. Il vento si calmo' e la spiaggia era di nuovo pronta ad accogliere i castelli del giorno dopo...
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