30/06/10

Raramente, oramai

Quando mi capitava di ricordarti
Piccolo Alessandro, piccolissimo
Mi chiedevo sempre dove trovarti
E ti ho cercato, sempre in vano
Ma che fine avrai fatto?

Ti ho cercato -bambino- per tutt' Italia
Ed altrove, negli asili, nelle scuole
Mentre imparavi a parlare
Daccapo un altra lingua estranea
"Brutta parlata di gente rozza"
Neanche li' ti trovai

Dalla scuola media, all universita'
Lunghe distanze, autobus insonnolito
Pensieri tristi, filosofia studentesca
Storie di inutili, false rivoluzioni
Niente ...non ti trovai

Sulle montagne di medicina precoce
Sparivi continuamente, notti salvagenti
In mattinate militari, sull' attenti
Lacrimoso sotto un inno estraneo
Neanche li ti trovai

Nei carceri e le amicizie bandite
Notti in ostaggio pronto a morire
Fango di droga, polizia e medicine
Compassione, schifo,ambiguita'
Niente notizie di te

Ti cercai-padre ormai-col carrozzino
Biciclette,lunghe partite di pallone
Denti che spuntano in freddo alfabeto
Ansioso padre  "cosa fara mio figlio?"
Giardini vuoti...non ti trovai

Il tuo riposo, letto vuoto, notti bianche
Divani vecchi, cenere e birra
Dove hai passato le notti famose
Che ti piaceva raccontare?
Non ti ho piu visto d'allora
Cosi'poi ti ho dimenticato

E ti penso ormai molto raramente
Ora non m'importa ormai piu niente
Piu' nessuno. No, neanche tu
Mio piccolissimo Alessandro
Piccolo, piccolo, sempre piu piccolo
Ed ora che ti ho dimenticato
sai, pare piu' facile ritrovarti.

Nessun commento:

Posta un commento