02/05/10

Dopo il processo


Ho affrontato la mia condanna con un particolare spirito stoico,quasi indifferenza. Ingiusta punizione, decisione presa in fretta, ispirazione raffinata di un vendicatore atroce? C'e' differenza, non voglio ugualiare tutto perche mi sentirei ingiusto. Certo una punizione puo' essere anche giusta nonostante gli accertamenti del condannato per il contrario. Mi domando se fosse piu' elegante difendermi di nuovo o esporre le mie obiezioni. L impresa avrebbe lo stesso interesse che hanno le piccole poesie scritte dai carcerati - altri fanno la ginnastica o di notte annullano le loro lunghe giornate in varie maniere.

Ho voluto aggire diversamente. Non ho voluto sentire di nuovo la requisitoria e cercare una volta ancora di ribbatterla. Il dado era tratto ed il piu saggio era guardarlo bene. Ho scelto, come piu saggio ancora, ringraziare quel giudice che -a modo suo- mi poneva di fronte alle mie azioni anche se quest'ultime siano state interpretate male. Erano azioni mie che sapevo che potrebbero essere interpretate male eppure sono state compiute. Dunque erano mie. Erano...io! Tutto era amichevole per me, allora: il giudice, la punizione e le mie azioni. Poi, finalmente, qualcuno si era occupato della mia vita denominandola incensurabile. Sono dovuto arrivare ad un processo per ascoltare questo elogio. Altrimenti la mia vita non avrebbe mai avuto questa premiazione per iscritto. Lasciai dunque dietro me tutte quelle sciocchezze che riguardano il giusto e l' ingiusto e mi occupai di cose superiori per lo spirito.

Dato che non avrei potuto allegerire la mia posizione neanche con le varie versioni di autodistruzione, decisi di essere piu severo con la mia vita avendo la sensazione che sia stata proprio lei ad esser giudicata insensata ed erronea.

L'ultima benevolenza che ho chiesto con tutte le formalita' e una coerenza burocratica fu l' installazione, in posizione benvisibile sopra alla porta della mia cella, di un orologio da muro, pezzo antico di gran valore, con il meccanismo fermo e le sue immobili lancette dorate ferme alla mia ora preferita: le dieci e dieci.

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